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Sequestrato più di un quintale di cocaina proveniente dall'Ecuador

Centodieci chili di cocaina pura all'80%, valore commerciale 12 milioni di euro, sono stati sequestrati sabato dai militari della Guardia di finanza del Comando Provinciale di Catania, assieme ai funzionari dell'Agenzia delle Dogane dei Monopoli di Catania. La droga proveniente dall'Ecuador è stata intercettata a bordo di una motonave che trasportava frutta tropicale non appena giunta nel porto di Catania. Gli investigatori, su uno dei container, avevano notato una saldatura 'fresca', senza alcun punto di ruggine. "Si è subito notata un'anomalia - ha spiegato all'AGI il tenente colonnello Antonino De Fecondo che ha coordinato le indagini - e da lì abbiamo capito che bisognava indagare per capire cosa si celasse nel doppiofondo". Il container con banane e ananas, assieme ad altri cinque con uguale carico, era destinato ad una ditta che commercializza frutta a Licata nell'agrigentino, e proveniva da Malta nel cui porto a La Valletta non era stato sottoposto a controlli doganali, atti che invece dovevano essere fatti a Catania. Il carico di frutta esotica era giunto a Malta con un'altra nave più grande che tradizionalmente solca i mari del centro America per puntare come destinazione intermedia i porti di Gioia Tauro in Calabria oppure La Valletta a Malta.
Poi la scoperta: 96 panetti di cocaina purissima per un totale di oltre 110 chilogrammi. Le successive attività di analisi hanno consentito di accertare una elevatissima percentuale di purezza di oltre l'80%.
Gli investigatori delle Fiamme gialle - come riportato su 'Repubblica' dal collega Salvo Palazzolo - che valutano assolutamente casuale la scoperta, sono comunque convinti che la rotta della droga è stata gestita dai colombiani e che avesse come destinazione finale un narcotrafficante in Sicilia, il quale a sua volta l'avrebbe distribuita non solo nell'isola, ma anche in altre parti d'Italia.
Questo ultimo particolare, si legge su 'Repubblica' -  "confermerebbe i sospetti di magistrati e investigatori: i clan siciliani sono tornati ad avere contatti diretti con i narcos sud americani, come accadeva nei primi anni Ottanta, prima del monopolio della 'Ndrangheta".

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