Sono stati confiscati oggi beni per un valore complessivo attualmente stimato in circa 1.5 milioni di euro, a carico di Giuseppe Scaduto, detto Pino, 75 anni, imprenditore edile, ora detenuto. Per gli inquirenti quel patrimonio è riconducibile a Cosa Nostra e comprende l'intero capitale sociale e relativo complesso di beni aziendali della società 'Rinascimento hotels srl' con sede a Palermo, già operante nella gestione di struttura alberghiera, della società Scaduto costruzioni srl, della società "Sca.Bi.Oil srl Unipersonale, della società Scaduto Immobiliare srl, due appezzamenti di terreno siti in Palermo, tre abitazioni a Bagheria, due fabbricati rurali a Palermo, tre magazzini a Bagheria e 10 rapporti bancari.
Giuseppe Scaduto era stato reggente del mandamento mafioso di Bagheria (Pa) e arrestato nell'ambito dell'operazione denominata Perseo. In passato era stato condannato anche per ricettazione, produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti ed altro. Nel 2012 era stato condannato a 10 anni di reclusione per associazione mafiosa ed estorsione. Nell'ottobre del 2017 è stato arrestato per estorsione aggravata in concorso e nel 2019 condannato per questo dalla Corte di Appello di Palermo ad altri 10 anni di reclusione. Nel settembre 2021, mentre scontava la pena, è stato raggiunto da ulteriore provvedimento di custodia cautelare per associazione mafiosa, estorsione e rapina aggravata.
Fonte: Agi
Foto © Imagoeconomica
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