Nei mesi scorsi aveva provato a collaborare con la giustizia facendo nomi e cognomi e raccontando pure di un omicidio irrisolto degli anni scorsi. Tuttavia i pm hanno finto per “bocciare” l’ex avvocato Angela Porcello per la scarsa consistenza delle sue rivelazioni. Dopo poco meno di un anno il legale ci riprova: collegata dal carcere con l'aula del Pagliarelli, dove è iniziata l'udienza preliminare, rinviata due settimane fa proprio per una notifica irregolare nei suoi confronti, revoca in aula tutti i suoi difensori. Non solo: l'ex penalista cinquantunenne, cancellata su sua stessa richiesta dopo l'arresto nell'operazione "Xydi", con l'accusa di associazione mafiosa, ha consegnato un manoscritto ai pm con cui chiede di collaborare chiedendo in cambio garanzie. "Voglio pentirmi. Sono affiliata a Cosa Nostra per volontà del mio compagno - ha scritto- Per scelta sentimentale prima. Poi per il tramite della mia professione ero avvocato e mafioso. Affiliazione conquistata sul campo. Prima dell'udienza voglio parlare con il pubblico ministero. So molte cose e soprattutto so cose inedite su Catania". L'udienza nei suoi confronti è stato stabilito che continuerà il 10 gennaio: essendo rimasta senza difensore, il gup di Palermo Paolo Magro ha disposto uno stralcio tecnico.
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